lunedì, ottobre 23, 2006

Un divorzio per i cattolici?




Nell’editoriale del
Corriere di sabato 21 ottobre, Galli della Loggia, in prima istanza, sottolineava come dopo l’intervento del Papa a Verona fossero nate numerose spaccature all’interno dei cattolici. Tutto ciò in relazione a vari temi sollevati e (soprattutto ) non sollevati da Ratzinger. Questioni come la Tradizione e la Modernità, visti come perni sui quali verte gran parte del dibattito “interno”, sono diventati di cruciale importanza.
Importante è stata anche la frase del Papa riferita agli intellettuali “devoti”, ai laici disposti a riconoscere il ruolo della religione all’interno dell società: “Considerare nostri interlocutori anche importanti uomini di cultura non credenti, ma che avvertono il rischio di staccarsi dalle radici cristiane”. Riferimento chiarissimo riferito a nobili figure quali Pera e Ferrra, tra l’altro freschi freschi di un recente scontro verbale in riferimento proprio al manifesto che Pera sta portando avanti da un pò di tempo.
Inutile dirlo, i Cattolici sono sempre più divisi. Sia in Parlamento, dove molti sono costretti a condividere la “stanza” con comunisti di vecchia data, sia nelle piazze (“costruite” da Papa Wojtyla, nelle quali si scontrano numerose correnti. Scarsa unità, anche per colpa delle dichiarazioni del Papa, molto forti e decise. Ma ricordiamoci, almeno Benedetto XVI,non parla il politichese, quindi non potrà mai accontentare tutti.

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