martedì, ottobre 17, 2006

Il seggio all'Onu non è merito di Prodi

L’Onu come già detto premia l’Italia. Sono però opportune alcune precisazioni che sembrano essere sfuggite ai nostro uomini politici e soprattutto dell’attuale Governo in carica.

Il seggio al consiglio di sicurezza è stato salutato dal premier in questi termini :” E' un fatto e un risultato unico che riconosce la politica internazionale positiva portata avanti dal nostro Paese. E' una grande soddisfazione per l'Italia, un riconoscimento globale alla nostra politica estera del nostro Governo''. Il premier ha rivolto quindi ''un caloroso ringraziamento a quanti hanno lavorato per raggiungere questo risultato'', in particolare al nostro ambasciatore all'Onu e a tutti i suoi collaboratori. Il ministro degli esteri Massimo D’Alema rincara la dose: ''ci sprona a favorire una riforma delle Nazioni Unite in senso democratico, rappresentativo e consensuale'' e ''testimonia la stima, la considerazione e la simpatia di cui godiamo in seno alle Nazioni Unite e sulla scena internazionale''.

Se prendiamo poi le pagine a sei colonne di tutti i giornali che gravitano in quell’area “amica” dell’attuale esecutivo, allora si capisce bene come il Governo attuale abbia beneficiato più del dovuto, sia a livello politico che mediatico, del premio recapitato dal Palazzo di vetro di New York.

Se da una parte è evidente che in una situazione come questa non si possa pretendere che i responsabili della nostra politica estera non esultino, per un risultato comunque rilevante sotto tutti i punti di vista, appare però eccessivo, soprattutto davanti all’opinione pubblica equiparare l’Italia all’esecutivo di Romani Prodi. Il” premiare” l’Italia è la sintesi di un percorso iniziato 10 anni fa che ci è valsa la reputazione di “Nazione impegnata” ( R.Kagan). Abbiamo affrontato con la schiena dritta i vari fallimenti europei, rispondendo comunque alle esigenze comunitarie in modo egregio durante il semestre di presidenza di turno dell’UE.

Il motivo di un voto così plebiscitario all’Assemblea delle Nazioni Unite è comunque la grande relazione istauratasi negli ultimi anni con gli alleati americani. L’amministrazione Bush, riconoscendo gli sforzi fatti in Afghanistan per sostenere prima la risoluzione Onu e poi la Nato, ha sempre elogiato poi l’impegno italiano nella “coalizione dei volenterosi” che ha sostenuto la liberazione dal regime iracheno. Il rapporto comunque buono sin dai tempi del Kosovo tra Clinton e l’allora premier Massimo D’Alema, e un consolidamento efficace passando per Bush e Berlusconi hanno fatto si che l’Italia fosse la prima interpellata per eventuali posti di rilievo in tutte organizzazioni internazionali ( si ricordino le voci su un possibile ruolo della Bonino sia all’Onu, sia al Wto). Dopo l’11 Settembre l’Italia ha dimostrato di essere presente sulla scena internazionale da un punto di vista politico come già ricordato, e da un punto di vista militare, essendo la terza nazione per numero di soldati dislocati nelle aree più pericolose del mondo. Chi non apprezza nel mondo i nostri soldati? Chi non apprezza il genio della marina? Chi non apprezza i reparti speciali dei Carabinieri del Tuscania?

L’attuale esecutivo, sulla scia del grande risalto internazionale già conseguito negli anni precendenti, ha indubbiamente affrontato la vicenda Libano con un pragmatismo non indifferente, peccando forse per rapidità, ma con un ritorno politico comunque di ampio raggio. Si è riusciti a catalizzare la simpatia soprattutto tra i “paesi non allineati” e tra i banchi degli Stati arabi più moderati, come il Qatar e la Giordania.

I perché di un consenso così ampio all’Italia sono quindi facilmente intuibili. Come già detto, è un percorso nel tempo e fatto di numerose tappe.

Spiace che ci si attribuiscano meriti personali intrisi di troppa demagogia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' merito di Dawson..

Riccardo Gallottini ha detto...

Giosuè è merito del Conte..

kalmha ha detto...

mi dispiace non trovare un indirizzo per un trackback che farei volentieri.

In fondo i nostri rispettivi post si potrebbero gemellare. -))

Ciao!

Perla

Riccardo Gallottini ha detto...

hai ragione Perla. Sarà per la prox volta :-))) A risentirci