venerdì, novembre 10, 2006

Prodi ammazza l'università italiana

Adesso è ufficiale. Possiamo purtroppo dire che Prodi sta letteralmente chiudendo i rubinetti dell’università e delle ricerca. Guido Trombetti, presidente della conferenza dei rettori c’è lo dice chiaramente.

Per rimediare ai precisi moniti europei circa l’esuberanza della spesa pubblica italiana, Padoa Schioppa e Prodi stanno procedendo verso un prosciugamento continuo di quella che dovrebbe essere il trampolino di lancio per le prossime classi dirigenti future: l’università. La denuncia dei rettori è eloquente. Non bastavano i tagli del decreto Visco-Bersani. Ora ci si mettono anche i nuovi ritocchi presentati sul fondo di finanziamento ordinario per il 2007. Una vera e propria manna per un’università come quella italiana che fa dell’inefficienza e della burocratizzazione asfissiante i suoi “cavalli di battaglia”.

Il problema tutto politico, come nella maggior parte dei casi, in qui si prende in esame questo Governo. L’esubero di spesa pubblica in Italia è dato essenzialmente dalla previdenza sociale e dalla Pubblica Amministrazione. La scuola, la ricerca e l’università dovrebbe rappresentare il settore “buono”, da coltivare per un esecutivo che mette al primo posto della sua agenda i giovani, e lo sviluppo. Invece si procede, su richiesta dei sindacati, a un altro aumento di 100 euro per i dipendenti pubblici, a partire dal 2008, e a continue frenate sulla riforma delle pensioni.

Il problema di questo Governo è piuttosto come dare 10 euro in più al mese agli over 70, sicuro che nella logica prodiana favorirà la crescita. Insomma siamo alle solite : quando si taglia la spesa pubblica perché pressati dall’alto, si favorisce puntare su settori politicamente meno aggressivi, in barba all’efficienza e con un sindacato pressante e troppo presente in parlamento in tutte le componenti dell’attuale maggioranza parlamentare.

3 commenti:

monarchico ha detto...

In questa repubblica avvengano delle cose inaccettabili ed incredibili.
Per diminuire la spesa scolastica si pensa di ridurre il numero degli alunni bocciati, scelta assurda ma perfettamente in linea con la realtà della scuola repubblicana, già fin troppo poco selettiva.

Inoltre le università non sono aiutate come si dovrebbe fare, già lontane dalla realtà del Lavoro e dove spesso le cattedra sono controllate dalle lobby universitarie o dai politici, adesso non ricevono neanche i finanziamenti necessari.

Il sistema repubblicano sta distruggendo tutto, anche le università!

Se vuoi visita il mio blog.
ciao

Anonimo ha detto...

ottimo blog, scusa se non faccio molti gool

monarchico ha detto...

grazie dei complimenti.

Per gool intendi i posts?
Si vince anche con 1 a 0

ciao