sabato, novembre 18, 2006

Brutto momento per il Cavaliere



Il momento politico che sta passando è uno dei più delicati, oltre che uno dei più difficili.

Le incomprensioni sottocutanee (con qualche sporgenza esterna che raffiora in alcune interviste personali) provocano sempre più pruriti alla vecchia e dura (ma curatissima) pellaccia di Silvio.

Alleanza Nazionale è alle prese con il broncio di Fini nei confronti di Storace. La Lega brandisce la spada del Verbo Offensivo davanti alle folle impaurite dai vampiri sinistroidi, ma dietro il baldacchino porge l'orecchio in attesa di qualche proposta che porti alle cosiddette "larghe intese". Le quali, rappresentano soltanto un misero espediente per sopperire all'incapacità della maggioranza di trattare una manovra davvero molto complicata, al contempo però servono ad accendere liti interne all'opposizione, a sfaldarne le già pericolanti fondamenta.
L'Udc, intanto, rimane fedele al suo animo doppio-giochista. Lancia bordate alla manovra finanziaria di Prodi, ma non manca di entrare a piedi uniti addosso a Forza Italia, criticandone le manovre interne, in maniera alquanto viscida.
In questo quadretto tragicomico, il vero protagonista è ancora lui, il Cavaliere. Indebolito, senza più spada nè scudo, ha ormai fallito la spallata decisiva che poteva rifilare al governo Prodi. Così facendo, gli alleati se ne stanno a bisticciare, e piano piano iniziano ad allontanarsi, a bisbigliare sul successore. Quasi fosse un vecchio monarca senza più regno, ancora forte del suo successo popolare. Dall'altra parte, invece, Prodi sta riuscendo nell'impossibile impresa di tamponare le immense lacune della manovra, ricomponendo la squadra di governo e il consenso intorno ad essa.

I giochini del teatrino politico sono sempre più in grado di stupire lo spettatore-cittadino-elettore ormai completamente sconcertato e avvilito. Cosa ci dovremo attendere da questi mesi? Le ipotesi sono tante, anche se, data la situazione, al Cavaliere "non rimane che aspettare la pioggia per non piangere da solo", sperando di non sprecare più opportunità decisive come quella appena passata.

-L-

Nessun commento: