sabato, settembre 30, 2006

Arroganza Boiardesca

Sono giorni difficili per il Premier...

Le difficili acque della trattativa tra i partiti sulla finanziaria non permettono neanche un minuto di sosta. Come se non bastasse, è arrivato lo scandalo telecom, condito con le Bugie di fronte ai rappresentanti del popolo. Bugie, frottole, baggianate sciorinate in faccia ai parlamentari della sua stessa coalizione (in evidente imbarazzo) e a quelli dell'opposizione ( imbufaliti). In altri Paesi, il Premier si sarebbe già dimesso, o almeno avrebbe formulato delle "scusa ufficiali". Niente. Il nostro premier si presentato con il classico discorso politico che nulla dice ma dice tutto. "Cosa volete da me?"
Dopo aver fatto "decapitare" il suo miglior amico, Prodi và avanti con disinvolura, come se nulla fosse. Non ha ceduto neanche di fronte al discorso di Fini che lo ha inchiodato, soprattutto in riferimento alla banca d'affari che aveva redatto il progetto "artigianale" nella quale si inserisce Mister Costamagna, chissa-perchè prossimo ad essere trasferito alla Cassa Depositi e Prestiti, chissà-perchè.
But the show must go on.
Al Berlusca non sarebbe stato concesso la metà. La folla politicamente corretta, il movimento dei poteri forti capitanati dal Corriere avrebbe preteso la testa di Silvio, stile Luigi XVI, magari facendogli anche pronunciare la famosa frase: "Popolo, muoio innocente!".
Tutto è concesso al Boiardo-Presidente. Anche i 18 mila miliardi di lire di fondi di dotazione che ha fatto pesare sulla schiena (ormai rassegnata) del contribuente per la sua presidenza Iri (e pensare che continua a vantarsi...).
L'esercito del Politically Correct è con Lui, la Stampa è con Lui (o almeno lo appoggia pur sbuffando), confindustria è ormai ridotta ad un sorrisino di circostanza ma (dulcis in fundo) l'apparato osseo di Prodi rimane la Sinistra Radicale, lo sorregge e lo culla. Nei sui rigurgiti (permettimelo gallo) nazionalisti, nel suo ricordare i bei tempi della Presidenza Iri, nei suoi risvolti oscuri dell'inficio politica & affari, nella perversione intima dell'esproprio di classe, nel tic cronico della tassazione, la Sinistra Radical-Chic lo assiste, come due matti che si curano e sorvegliano a vicenda.
Lui ride, lancia frecciate arroganti e ride. Andiamo avanti, ma sento già puzza.

L

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