domenica, dicembre 24, 2006

E' nato chi??


Insomma, dico io, ormai il Natale inteso come attesa della nascita di Gesù, per la maggior parte degli italiani non esiste più (rima). Il periodo natalizio è diventato semmai un piacevolissimo arco temporale all'interno del quale si verificano alcune situazioni o si attuano alcuni comportamenti del tutto estranei al resto dell'anno. Innanzitutto l'atmosfera dei paesi e delle città subisce un gradevole ritocco luminoso. Fili di qua, fili di là, lampadine, babbi natali orrendamente appesi sui balconi, alberi esterni addobbati in maniera ostile al buon gusto. Davvero molto bello, almeno di sera, quando le orrende prolunghe, e gli immensi aggromitolamenti di fili neri vengono nascosti dal buio.

E che dire delle cianfrusaglie appese alla porta di casa? Delle biro in ufficio a forma di albero di natale?

L'atmosfera non è solo luccichii vari, ma comprende anche molte altre cose. Nelle radio dopo le solite canzoni (non hanno il coraggio di variare di molto altrimenti lo sponsor non paga!!) c'è sempre un motivetto natalizio a ricordarci il lieto evento. le campanine della sigla alla radio sono dei memorandum radiofonici che ci ricordano che Natale sta arrivando e dobbiamo correre a comprare i regali per chi ci è vicino.

E' moda, è tradizione, è un modo per non affrontare la riflessione che il Natale dovrebbe insegnarci, riproporci annualmente sotto forma di ricorrenza. Questa tradizione è stata assediata dal Consuming, clonata, squarciata nelle sue fondamenta. L'uomo oggi, o meglio, il consumatore oggi non ha tempo di fermarsi a pensare. Se si ferma un pò è per ingozzarsi di cotechino o zampone per poi tornare a correre (magari al cinema). La riflessione Cristiana dell'avvento si è persa nella nostra pigrizia sentimentale, nel nostro superficialismo moderno, nel nostro essere materialisticamente egoisti.

Ma, diceva un tale, bisogna sapersi accontentare. Un briciolo di significato, è rimasto. E allora accontentiamoci delle briciole.

Buon Natale a tutti, anche a Dreyfus

lunedì, dicembre 11, 2006

un democristiano è una puttana?


Stamattina, mentre bevevo il caffè (amaro), mi è capitato di imbattermi nelle immagini del canale La 7 che trasmetteva un dibattito sui pacs, nel quale partecipava anche Mastella.
Si trascorreva del più e del meno con la solita dose di demagogia e con quel pizzico di arzigogoli in più che non fanno capire un bitolo. Nulla di strano.

Ma mi è balenata in testa una strana domanda. Un democristiano è (politicamente) una puttana?

Non vorrei sembrare offensivo, ma penso che non sia facile dare una risposta.

Diciamo che quando chiedono, vogliono sempre indietro, se non dei soldi almeno dei favori politici. E in quanto a clienti, penso proprio che siano delle "Bocca di rosa" davvero professionali infatti non ho mai visto un democristiano fare qualche discriminazione, o rifiutare qualche cliente. Comunisti, fascisti, verdi, vanno bene tutti, basta che paghino....

Quando la finiranno di nascondersi dietro quel muro ammuffito di falsa moderazione, di politichese trasversale, di facili e insignificanti frasi inconcludenti prive di senso pratico.

Cito Battisti " Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante".

Sfogo di un elettore dubbioso

sabato, dicembre 09, 2006

l'intollerabile ambiguità dell'UE

Qualche giorno fà pensavo, tra me e me, che forse in un futuro non tanto lontano, la reputazione dell' Ue si sarebbe ripresa. Ero un povero illuso. Mentre nutrivo segretamente questa speranza, alimentandola di bugie, non mi rendevo conto dell'inesorabile realtà. Sì, è vero la criticavo continuamente, ma ero profondamente convinto di porre in essere critiche costruttive. Ingenuo.

Non mi sono mai avvicinato cosi tanto all'ideologia di Bossi & Co, soprattutto riguardo l'aspetto Anti-europeista, ma non mi sento affatto a disagio. A costo di semplificare la retorica, la realtà, e tante altre cose. Mi si offenda pure, lanciatemi la pietra sinistroide dell'ignoranza sulla capa. Non importa.

Preferisco votare Borghezio, piuttosto che sostenere un'Ue grassa, sprecona, inutile alla maggior parte dei suoi cittadini, con un'esercito di boiardi ringalluzziti dalle loro posizioni iper-protette. Crociati e paladini di interessi economici, filosofi del politically correct, avanguardisti dell'ultim'ora sempre chini di fronte all'arroganza musulmana.
Urlano e si strappano i capelli di fronte ad un bambino palestinese barbaramente ucciso, ma non muovono un capello di fronte ai milioni di cristiani trucidati in tutto il mondo.
Piogge di aiuti arrivano ad Hamas, dai nostri comuni, dalle nostre istituzioni. Poi non si chiedono come fanno ad avere un mare di missili qassam, e al tempo stesso la gente che muore di fame per strada.

L'Unione Europea, che farsa mondiale, che bugia internazionale, che rigurgito burocratico di interessi plurimilionari.

Rivoglio la Lira.

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